venerdì 12 giugno 2020

Serie TV: STEP #22

Trama:
In un mondo simile ad un locus amoenus, in cui il corpo quasi si dissolve lasciando sola l'anima avviene l'omicidio di un uomo, nel più totale mistero. Dan, il protagonista è un detective che viene assegnato al caso, ma non sa a cosa stia andando incontro.

Nella primo puntata della serie si scopre il cadavere dell'uomo in una piccola villetta isolata dal resto della civiltà. Il caso viene assegnato al detective Dan, famoso per la leggenda che narra come solamente dalla visione di una scena del crimine lui sia in grado di risolvere il caso, che, appena arrivato sul luogo del misfatto inizia a sentire un malessere all'interno della propria testa.
Amareggiato dal suo primo insuccesso in carriera decide di approfondire le cause di quel dolore lancinante alla testa che lo ha abbandonato dal momento in cui ha lasciato la scena del crimine, ma lo fa cercando di risolvere a distanza il caso che sfortunatamente gli causa nuovamente quel dannato mal di testa, questa volta fino a farlo cadere in un sonno profondissimo.

Nella seconda puntata della serie Dan è arrivato in circostanze ignote in un luogo che ha del paranormale: il tema della velocità è ridotto alla pura staticità, del tempo e della storia, con l'unica eccezione del viaggio mentale, grazie alla supervisione degli abitanti del posto. Non è noto come Dan sia arrivato quì, se stia sognando o se quello che vede sia l'Inferno o il Paradiso. Un treno arriva alla stazione dove Dan si trova ed è completamente vuoto, ma è lì per lui. Unica destinazione: il cinema. Il macchinista accompagna il detective all'unica sala, completamente vuota, dove inizia un cortometraggio in cui egli riconosce personaggi simbolicamente associati ad uno dei vizi capitali che vanno contro alla morte in quanto non sono stati capaci di curare il loro "mental health", il loro vizio. D'improvviso le luci si spengono.

Nella terza puntata della serie Dan si sveglia in quello che pare essere un grossa baita abbandonata, piena di fascicoli. Sono i fascicoli di alcuni casi archiviati come risolti. Ma perché sono lì? Sono i casi per i quali, per mantenere vivo il mito della sua velocità nella risoluzione dei casi, ha fatto incarcerare innocenti e lasciato a piede libero criminali e serial killer. Per evitare di diventare l'ultima scena del filmato visto nella puntata precedente il protagonista deve superare una sfida di velocità: risolvere tutti i casi risolti in modo errato solo ed unicamente grazie alla sua tanto narrata velocità, per potersi privare del vizio dell'orgoglio e della vanità, lasciando spazio a nient'altro oltre all'onesta

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Sintesi finale: STEP #24

Questo blog verte attorno all' idea , alle interpretazioni , ai limiti , ai cenni storici  e letterari della parola "velocità"...