sabato 13 giugno 2020

Sintesi finale: STEP #24

Questo blog verte attorno all'idea, alle interpretazioni, ai limiti, ai cenni storici e letterari della parola "velocità". La parola stessa ha una storia che ha le proprie radici nella lingua latina: essa deriva da "velocitas", ciò che è veloce. Nelle lingue anglosassoni invece il termine è più recente, come ad esempio per l'inglese (1200 d.C circa) il cui significato deriva da "successo".
Il mito della velocità è stato sin dai greci qualcosa di legato a qualità divine, tant'è che nella mitologia si ritrovano esempi di divinità le quali possiedono come principale qualità la velocità, come Mercurio e Iris. Lo stesso Platone nei suoi dialoghi tratta della velocità così come, in epoca moderna, Leopardi, la cui interpretazione ci è data da Italo Calvino che la definisce come "piacevolissima" e portatrice di felicità.
Proseguendo nell'analisi cronologica delle sfaccettature della parola ritroviamo nel Medioevo lo sviluppo del concetto sotto la concezione della Fisica. Galileo Galilei studia e sviluppa leggi riguardanti la dinamica dei corpi, tra le quali l'"eretica" idea per i suoi tempi dell'Eliocentrismo.
Nel '900 si sviluppa la corrente del Futurismo: il movimento e la velocità stessa sono i concetti cardine di questa corrente d'avanguardia. Da Boccioni, ad esempio ereditiamo il capolavoro "Forme uniche della continuità nello spazio, scultura in movimento.
Nella filosofia contemporanea troviamo il tema della velocità nel pensiero di Paul Virilio, secondo il quale la storia progredisce alla velocità dei suoi sistemi armamenti.
Il mito della velocità a tempi odierni si ritrova nella cinematografia oltre che nella: ne sono un esempio la saga di Superman e la serie TV "The Flash". Nel quotidiano il tema lo si ritrova nella pubblicità e nello sport mentre nell'ambito ingegneristico la velocità si è espressa fino a superare l'utopia del poter camminare sulla Luna, attraverso le spedizioni spaziali.
Infine, fino ad arrivare al periodo storico in cui stiamo vivendo, il tema della velocità si è espresso nella tragedia della pandemia che ha dimostrato il limite del potere umano.

venerdì 12 giugno 2020

Mappa concettuale: STEP #23


Serie TV: STEP #22

Trama:
In un mondo simile ad un locus amoenus, in cui il corpo quasi si dissolve lasciando sola l'anima avviene l'omicidio di un uomo, nel più totale mistero. Dan, il protagonista è un detective che viene assegnato al caso, ma non sa a cosa stia andando incontro.

Nella primo puntata della serie si scopre il cadavere dell'uomo in una piccola villetta isolata dal resto della civiltà. Il caso viene assegnato al detective Dan, famoso per la leggenda che narra come solamente dalla visione di una scena del crimine lui sia in grado di risolvere il caso, che, appena arrivato sul luogo del misfatto inizia a sentire un malessere all'interno della propria testa.
Amareggiato dal suo primo insuccesso in carriera decide di approfondire le cause di quel dolore lancinante alla testa che lo ha abbandonato dal momento in cui ha lasciato la scena del crimine, ma lo fa cercando di risolvere a distanza il caso che sfortunatamente gli causa nuovamente quel dannato mal di testa, questa volta fino a farlo cadere in un sonno profondissimo.

Nella seconda puntata della serie Dan è arrivato in circostanze ignote in un luogo che ha del paranormale: il tema della velocità è ridotto alla pura staticità, del tempo e della storia, con l'unica eccezione del viaggio mentale, grazie alla supervisione degli abitanti del posto. Non è noto come Dan sia arrivato quì, se stia sognando o se quello che vede sia l'Inferno o il Paradiso. Un treno arriva alla stazione dove Dan si trova ed è completamente vuoto, ma è lì per lui. Unica destinazione: il cinema. Il macchinista accompagna il detective all'unica sala, completamente vuota, dove inizia un cortometraggio in cui egli riconosce personaggi simbolicamente associati ad uno dei vizi capitali che vanno contro alla morte in quanto non sono stati capaci di curare il loro "mental health", il loro vizio. D'improvviso le luci si spengono.

Nella terza puntata della serie Dan si sveglia in quello che pare essere un grossa baita abbandonata, piena di fascicoli. Sono i fascicoli di alcuni casi archiviati come risolti. Ma perché sono lì? Sono i casi per i quali, per mantenere vivo il mito della sua velocità nella risoluzione dei casi, ha fatto incarcerare innocenti e lasciato a piede libero criminali e serial killer. Per evitare di diventare l'ultima scena del filmato visto nella puntata precedente il protagonista deve superare una sfida di velocità: risolvere tutti i casi risolti in modo errato solo ed unicamente grazie alla sua tanto narrata velocità, per potersi privare del vizio dell'orgoglio e della vanità, lasciando spazio a nient'altro oltre all'onesta

Etica e velocità: STEP #21

Eticamente parlando la velocità può avere aspetti positivi o negativi: dipende dal contesto in cui se ne parla. Se trattiamo degli allevamenti intensivi e della velocità innaturale con la quale gli animali crescono giustamente non sarà un aspetto eticamente positivo del termine velocità. Al contrario se trattiamo della velocità di connessione internet esso sarà un aspetto relativamente positivo, in quanto internet è pieno di sfaccettature, sia negative, come possono essere i siti di streaming illegale, sia positive, come la possibilità di essere interconnessi con i propri cari in ogni momento della giornata.

La positività della velocità è quindi dipendente dal contesto. Approfondendo il primo argomento legato allo sfruttamento animale, sono attualmente in questo periodo storico in corso dibattiti sull'eticità dell'azione stessa di sfruttamento. Ad esempio le galline vengono costrette a stare sveglie e a produrre più uova del normale, oppure l'utilizzo di ormoni per aumentare la massa muscolare dei polli. Chiunque, pur non essendo contro all'uso di carne e prodotti animali suppongo ritenga eticamente sbagliate queste pratiche di sfruttamento.

Anche nel secondo caso, più ampio e ricco di sfaccettature, bisogna provare a prendere una posizione. In generale l'invenzione di Internet ha portato un enorme sviluppo all'interno della società umana e le sue facce negative sono soltanto il tentativo di strumentalizzare illegalmente Internet in modo opportunistico, per scopi meramente personali.

giovedì 11 giugno 2020

Velocità e Zibaldone: STEP #20

"La velocità p. es. de' cavalli o veduta, o sperimentata, cioè quando essi vi trasportano (v. in tal proposito l'Alfieri nella sua Vita, sui principii) è piacevolissima per se sola, cioè per la vivacità, l'energia, la forza, la vita di tal sensazione. Essa desta realmente una quasi idea dell'infinito, sublima l'anima, la fortifica, la mette in una indeterminata azione, o stato di attività più o meno passeggero. E tutto ciò tanto più quanto la velocità è maggiore. In questi effetti avrà parte anche lo straordinario
(27. Ott. 1821.)", Da Zibaldone di Leopardi.

Nonostante Leopardi sia spesso identificato come un poeta dalla triste emotività, legata all'impossibilità di essere felici al massimo e per sempre, in questo estratto dello Zibaldone descrive la velocità come "piacevolissima", portatrice di piacere e felicità stessa; tanto essa è maggiore, maggiore è il piacere che se ne trae.

In figura, Giacomo Leopardi
Risultati immagini per leopardi

Velocità e utopie: STEP #19

Utopia, definita con "formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà, ma che viene proposto come ideale e come modello" (Da Vocabolario Treccani) necessita, nell'ipotesi che essa si possa avverare, di determinati tempi. 

L'esperimento di applicazione del Socialismo da parte della Russia del 1917 ha visto una velocità di sviluppo dei passaggi ipotizzati da Marx per ottenere la realizzabilità dell'utopia, più rapida di quella ipotizzata dal filosofo. Non è stato infatti applicato, da parte di Lenin, il periodo di lunghezza indefinita della dittatura del proletariato, situazione temporanea necessaria per poter ottenere la situazione politica dell'utopia Marxista.


Per consentire la velocità di trasmissione delle relazioni e per permettere la persuasione necessaria al consenso dell'utopia è necessaria una grandezza funzionale del gruppo identificata con il gruppo critico.

All'interno di esso devono essere studiati il numero di interessi su cui un uomo può concentrare la propria attenzione, e l'ostacolo per la trasmissione di un'informazione.

La trasgressione dei limiti del gruppo critico, come nel caso dell'esperimento russo, conduce all'alienazione.

La grandezza del gruppo critico è determinata da:

1- struttura del gruppo

2- valenza dei membri

3- capacità di canale dei membri

4- velocità caratteristica del linguaggio

5- velocità di reazione


Fonte: http://www-4.unipv.it/aml/bibliotecacondivisa/1024.htm

Paul Virilio e la scienza della velocità: STEP #18

Paul Virilio è stato un filosofo, scrittore e urbanista, noto principalmente per i suoi scritti sullo sviluppo della tecnologia in relazione alla velocità.

Egli definisce la "dromologia" come la scienza della velocità che rimpicciolisce lo spazio e illude di estendere il tempo: sostiene che "il possesso del territorio non riguarda principalmente le leggi e i contratti, ma prima di tutto riguarda la gestione del movimento e della circolazione".

Di grande importanza, oltre che di dubbia condivisione, è il pensiero secondo cui la storia progredisce alla velocità dei suoi sistemi di armamenti, derivato dalla sua opera "Velocità e Politica". La tecnologia si progredisce unicamente per fornire di armi migliori uno schieramento piuttosto che un altro, inducendo chi ne rimane senza a progredire e a sua volta superare il proprio avversario secondo una velocità che detta il tempo, le epoche e la storia stessa.


In figura, Paul Virilio

Paul Virilio, il filosofo del disastro | Doppiozero

Sintesi finale: STEP #24

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